DIVERSE VISIONI n°0
Questo è il primo numero di Diverse Visioni, il foglio che raccoglie una piccola parte di appunti, note, storie, scaturite da questo primo anno di incontri, spettacoli, discussioni, elaborazioni, analisi. Abbiamo scelto di cominciare dal Numero 0 in segno di ottimismo, abbiamo deciso di lasciare una pagina bianca come indicazione di metodo, abbiamo scelto di stampare per avere in mano qualcosa di concreto da passare di mano in mano. Questo numero 0 chiude solo simbolicamente questo primo anno, perché il lavoro è sempre in corso, si evolve e continua. Ogni visione è un progetto individuale, di scelta, di desiderio, di adesione che genera altre visioni, sogni, progetti, un vortice vitale che ci ha travolti e da cui continuiamo ad imparare. Approfittiamo di questa prima tappa, per diventare un po’ chiacchieroni ed usare parole scritte per ringraziare chi ci ha accompagnato e sostenuto finora. Implicitamente tutti i ragazzi con cui condividiamo e continueremo a condividere ancora molto altro, poi Emanuela e e tutto il mondo di Arte Migrante Palermo, Laura per le traduzioni, gli insegnanti dei corsi di italiano per stranieri che ci hanno aiutato a diffondere la notizia, chi ha fatto passaparola, il Direttore Roberto Alajmo per la disponibilità e l’apertura immediata (verifichiamo, andando avanti, non così scontata), tutti gli artisti che si sono specchiati nei nostri occhi, e quelli che non hanno mai saputo di essere stati visti da noi , chi si è fatto un selfie (che forse sul nostro blog), chi è arrivato in ritardo, Claudio per la sua accoglienza e tutto/i Moltivolti , Don Volpe e l’oratorio di Santa Chiara, Laura e Rossella, il Piccolo Teatro Patafisico, Alessia, , i nostri amici a cui per primi abbiamo cercato di tradurre la ricchezza (non materiale…mai materiale!) che stavamo acquistando. Ringraziamo anche gli sciatti e i distratti, chi ha lasciato i ragazzi in mezzo alla strada sotto la pioggia, chi voleva invadere il nostro tempo con la sua rabbia ed il suo ego. Questa è una piccola, piccolissima celebrazione di noi e di tutta la bellezza che possiamo sempre incontrare, oggi che ci sembra ancora più importante decidere di non fermarsi, con il teatro e altro.