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DIVERSE VISIONI BLOG

Teatro moderno classico o classico moderno?


La tentazione di Sant'Antonio, Salvador Dalí

Il teatro, come tutte le arti, cerca di esprimere emozioni, sentimenti, storie, a volte idee che vanno oltre la realtà possibile in cui viviamo.

Come nella pittura con il surrealismo, che cerca di trascendere la realtà dagli impulsi psicologici, dall'immaginazione e dall'irrazionale. Dalí, ad esempio, usa la pittura per creare luoghi utopici e situazioni tipiche di delusioni oniriche.

Musicisti come Stravinsky , dai ritmi irregolari, creano sinfonie viventi che raccontano una storia.

Cesar Vallejo, autore Peruviano

Scrittore peruviano César Vallejo, all'inizio del XX secolo, riteneva che la nuova estetica del teatro dovrebbe prendere come punto di partenza i sogni, che non sono regolati dalle norme della realtà e della linearità , ma servono al teatro, così come alle altre arti, per trascendere la realtà in cui viviamo e di cui siamo testimoni ogni giorno

Dopo aver visto il spettacolo teatrale Re Lear e Enrico IV al Teatro Biondo, mi rendo conto che il teatro spesso continua a dare più importanza alla rappresentazione, al dialogo, a recitazioni "spettacolari" e spesso cerca di stupire con l'uso di dispositivi ed effetti, che a volte dicono la stessa cosa di cui stanno parlando. A volte è persino rischioso abusare degli effetti quando possono creare confusione nello spettatore o la sensazione di incoerenza quando non è ciò che viene cercato.

Mi chiedo se il teatro sia un'arte classica con forme moderne o un'arte moderna che mantenga forme classiche.


Daniel Iriarte

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Español:

El teatro como todas las artes busca expresar emociones, sentimientos, historias, a veces ideas que van más allá de la realidad posible en la que vivimos.

Como en la pintura con el surrealismo, que busca trascender lo real a partir de impulsos psicológicos, de la imaginación y lo irracional. Dalí por ejemplo utiliza la pintura para crear lugares y situaciones utópicas propias de delirios oníricos.

Músicos como Stravinsky que a partir de ritmos irregulares crea sinfonías vivas que cuentan una historia.

El autor peruano César Vallejo, a principios del siglo XX, creía que la nueva estética del teatro debería tomar como punto de partida los sueños, que no se rija por las normas de la realidad y la linealidad, sino que sirva así como en otras artes para trascender la realidad en la que vivimos y de la que somos testigos todos los días.

Luego de ver la obra Rey Lear y Enrique IV en el Teatro Biondo, me doy cuenta que el teatro muchas veces le sigue dando más importancia a la representación, al diálogo, a las actuaciones “espectaculares” y busca muchas veces asombrar con el uso de aparatos y efectos, que a veces cuentan lo mismo de lo que se está hablando. A veces incluso resulta arriesgado abusar de los efectos cuando pueden crear confusión en el espectador o la sensación de incoherencia cuando no es lo que se busca.

Me pregunto si el teatro es un arte clásico con formas modernas o un arte moderno que mantiene formas clásicas.

Daniel Iriarte

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